Ci sono tanti modi per raggiungere Santiago de Compostela, la mecca dei pellegrini di tutto il mondo. La via portoghese è la meno battuta ma non per questo la meno intensa. Nel cammino dalla città di Porto alla celebre cattedrale del centro spagnolo si viene a conoscenza della leggenda del gallo portoghese custodita fra le mura di Barcelos e della città più antica del Portogallo, Ponte de Lima. C’è tutto il tempo per fare un bagno caldo nel lavatoio di Caldas de Reis e anche per spingersi sino a Finisterre, lembo estremo che si affaccia sull’Oceano Atlantico. E poi, assistere alla messa del pellegrino di Capodanno a Santiago è un’esperienza religiosa ed epocale.
La guida Federica Amaducci dice che…
il Cammino portoghese di Santiago è un viaggio particolare, a tratti anche faticoso, in cui si crea sempre uno spirito di gruppo e di condivisione più forte rispetto ad altri cammini. Questa è un’occasione per conoscere un tratto non molto battuto, quello fra Porto e Santiago passando per San Giacomo e Finisterre. E in un periodo molto speciale…
Il cammino con Le Vie dei Canti
22 dicembre 2013 – 2 gennaio 2014
Attraversiamo la campagna, piccoli centri abitati, villaggi e centri più grandi. A volte troviamo anche tratti asfaltati di strade di solito poco transitate.
Chi ci accoglie
Il Ponte medievale de Lima: qui i portoghesi celebrano una grande festa che coinvolge tutto il paese;
L’elegante città di Pontevreda con i suoi resti di chiese gotiche, ponti romani, piazze e architetture galiziane;
La cattedrale di Tui che domina la città dalla zona più alta del centro storico e quella di Santiago, la mecca di ogni pellegrino;
La brughiera fin sul mare e i boschi di eucalipti;
Le terme di Caldas de Reis con le sue profondità cariche di elementi e minerali benefici.
I sapori
Il Caldo verde e altre zuppe, i piatti a base di baccalà, i vini del nord, tanti dolci come la torta de Viana, il Toucinho do Céu con mandorle e cannella. Le cucine portoghese e spagnola sono basate su carne e formaggi.
PRIMA DI PARTIRE
Da leggere
La bibliografia sul Cammino di Santiago è sterminata. Fra racconti personali e guide di esperti camminatori, il rischio di smarrirsi fra le tante pubblicazioni è concreto. Ne segnaliamo due fra i più caratteristici.
Il primo è “A Santiago lungo il Cammino Portoghese” di Irina Bezzi, Giovanni Caprioli. In questa guida sono pubblicate le carte, le distanze tappa per tappa, dove trovare accoglienza, le informazioni pratiche su quando partire, cosa mettere nello zaino e quanto si spende. Inoltre, le indicazioni essenziali per godere delle opere d’arte lungo il Cammino.
Il secondo è “Hinking the Camino de Santiago” di Anna Dintaman e David Landis. L’utilità di questo libro non è da ricercare nelle mappe dettagliate contenute al suo interno. E né nelle informazioni pratiche su trasporti, alloggi e servizi. Il punto di distinzione va trovato nelle dritte offerte a vegetariani e celiaci. Contiene l’elenco di alberghi e ristoranti che offrono piatti vegetariani e una serie di frasi utili in spagnolo.
Da vedere
Uno dei film più popolari è Il Cammino per Santiago (2010) di Emilio Estevez
Ci sono tanti motivi per mettersi in viaggio lungo il cammino di Santiago. Per curiosità o per desiderio di essenzialità, per quell’impagabile sensazione di allontanarsi dalla quotidianità o solo per moda. In questo viaggio di 800 chilometri tra Francia e Spagna raccontato da Emilio Estevez, c’è di mezzo un dramma. Un uomo, Tom di professione oftalmologo, porta a termine il cammino al posto del figlio, morto all’inizio della strada, dopo essersi messo alle spalle il suo zaino. Il pellegrinaggio lo aiuterà a capire la differenza tra “la vita che si vive e quella che si sceglie di vivere”.