Gli ultimi beni italiani a essere stati inseriti dell’elenco del patrimonio Unesco dell’umanità sono il vulcano Etna e le ville e i giardini medicei. Spostando lo sguardo fuori i confini nazionali, scopriamo che nelle ultime ore, fra le meraviglie del mondo sono finiti anche il Monte Fuji in Giappone, il deserto del Namib e la città di Agadez in Niger.
Ma in quanti sanno che l’Italia è la nazione che detiene il maggior numero di siti inclusi nella prestigiosa lista? Passiamone qualcuno in rassegna, prima da queste parti e poi all’estero.
in Italia
– Le Dolomiti
– Cerveteri e Tarquinia, Necropoli Etrusche
– Assisi, Basilica di San Francesco e altri siti Francescani
– Parco Nazionale del Cilento e del Vallo del Diano
– Pisa, Piazza del Duomo
in Armenia
in Tanzania
in Norvegia
in Svezia, Area Lappone
in Portogallo
in Libia
LE DOLOMITI
patrimonio dell’umanità dal 2009
I motivi
Il fascino e la bellezza delle Dolomiti derivano da una grande varietà di forme verticali spettacolari fra pinnacoli, guglie e torri, in contrasto con superfici le orizzontali ovvero cenge, balze e altipiani. E poi ci sono i colori creati dai contrasti tra le spoglie e pallide rocce e le foreste e i prati sottostanti. Da questo territorio è nata la definizione di “paesaggio dolomitico”.
Le Dolomiti hanno avuto origine nel Triassico (circa 250 milioni di anni fa) dall’accumulo di conchiglie, coralli e alghe in zone con latitudine e longitudine diverse dall’attuale, dove esistevano mari caldi e poco profondi. Sul fondo dei mari si sono via via accumulati centinaia di metri di sedimenti trasformati in roccia. Il successivo scontro tra la placca europea e la placca africana ha fatto emergere le rocce innalzandole a oltre 3.000 metri sopra il livello del mare.
I viaggi delle Vie dei Canti sulle Dolomiti
L’Alta Via n. 1
21 – 27 luglio 2013
Da nord a sud, attraversando una grande varietà di ambienti naturali e umani. Dalla Val Pusteria, così ricca di influssi tirolesi alla ladina Val Badia e all’Ampezzano tra montagne famose in tutto il mondo, quali le Tofane o il Pelmo, scoprendo percorsi all’ombra delle cime, sempre in quota con pernottamenti in rifugi sopra i 2.000 metri. E, se le condizioni lo permettono, è possibile anche salire alcune cime e oziare sull’altopiano del Mondeval.
L’Alta Via n. 2
15 – 20 luglio 2013
Tra fiabe, saghe, uomini selvatici, fate e streghe delle Dolomiti. Dal Passo Pordoi al Passo Cereda in ambienti molto vari tra di loro: non solo l’altopiano roccioso delle Pale di San Martino che ispirò a Dino Buzzati il suo Deserto dei Tartari, ma anche pascoli e boschi di abeti e larici e la selvaggia Val Canali. Un percorso sul tracciato originale che attenua l’aspetto alpinistico con un solo breve tratto attrezzato.
L’Alta Via n. 3
28 luglio – 4 agosto 2013
Dalla Val Pusteria al Cadore alla Valle del Piave, attraversando massicci dai nomi noti a zone particolarmente selvagge. Qui capita di camminare per ore accompagnati dai branchi di camosci che ti osservano dall’alto delle cenge. E’ un variare continuo del paesaggio: dal verde ridente dei pascoli al bianco grigio rosa della dolomia, su cui albe e tramonti stendono una tavolozza infinita di calde sfumature.
CERVETERI E TARQUINIA, NECROPOLI ETRUSCHE
patrimonio dell’umanità dal 2004
I motivi
Le necropoli di Tarquinia e di Cerveteri sono capolavori del genio creativo: le grandi pitture murali di Tarquinia sono eccezionali sia per la qualità di esecuzione che per il loro contenuto, che rivela aspetti della vita, della morte e del credo religioso degli antichi Etruschi. Cerveteri mostra in un contesto funerario lo stesso progetto urbanistico e gli stessi schemi architettonici che venivano applicati nella progettazione delle antiche città.
Le due necropoli costituiscono una eccezionale testimonianza dell’antica civiltà Etrusca, l’unica urbanizzata nell’Italia pre-romanica. Inoltre, la rappresentazione della vita quotidiana sulle tombe affrescate, molte delle quali sono riproduzioni di case Etrusche, è una testimonianza unica di questa cultura scomparsa.
Molte delle tombe di Tarquinia e di Cerveteri rappresentano tipologie di abitazioni che non esistono più. I cimiteri, progettati come città, sono tra i più antichi esistenti nella regione.
I viaggi delle Vie dei Canti fra i resti Etruschi
Dalla Tuscia alla Maremma
4 – 8 dicembre 2013
Da Latera a Vulci, come antichi fuorilegge, per strade poco battute e con soste in piccoli centri. Camminiamo lungo il confine con la Toscana dai freschi boschi dell’alta Tuscia, verso la costa degli etruschi. Alloggiamo in antiche locande e gustiamo cibi gustosi come i loro nomi. Ci attendono borghi medievali, fiumi vivi e ricchi, l’impenetrabile Selva del Lamone, gli etruschi e i loro misteri, il tufo, bellezza antica di questa terra, animali bradi, sullo sfondo di spazi immensi e di una quiete della natura mai del tutto silenziosa.
ASSISI, BASILICA DI SAN FRANCESCO E ALTRI SITI FRANCESCANI
patrimonio dell’umanità dal 2000
I motivi
Assisi rappresenta un insieme di capolavori del genio creativo umano, come la Basilica di San Francesco, che hanno fatto di essa un riferimento fondamentale per la storia dell’arte in Europa e nel mondo.
Assisi rappresenta un esempio unico di continuità di una città-santuario all’interno della sua posizione ambientale dalle sue origini umbro-romane e medioevali ad oggi, ha rappresentato nel paesaggio culturale, gli insiemi religiosi, i sistemi di comunicazione e le tradizioni territoriali.
Essendo il luogo di nascita dell’Ordine francescano, Assisi sin dal medioevo è stata strettamente associata con il culto e la diffusione del movimento francescano nel mondo, focalizzando su un messaggio di pace e tolleranza anche le altre religioni.
I viaggi delle Vie dei Canti ad Assisi
Il cammino di Assisi
1 – 5 ottobre 2013
Arrivare a piedi emoziona il laico quanto il credente. Uno degli itinerari più belli e vari d’Italia, il Cammino di Assisi è un ideale viaggio spirituale. Da Sansepolcro, patria di Piero della Francesca, poi a Città di Castello e Gubbio, fino ad Assisi dopo cinque giorni di cammino sulle orme del santo.
PARCO NAZIONALE DEL CILENTO E DEL VALLO DEL DIANO
patrimonio dell’umanità dal 1998
I motivi
Durante la preistoria e il Medio Evo la regione del Cilento è stata il principale passaggio per le comunicazioni culturali, politiche e commerciali in un modo particolare, cioè attraverso le catene montuose che corrono da est ad ovest creando così un panorama culturale di notevole significato e qualità.
In due momenti chiave dello sviluppo della società umana del Mediterraneo come regione la zona del Cilento ha rappresentato l’unico modo esistente di comunicazione tra l’Adriatico e il Tirreno nella regione del Mediterraneo centrale, e ciò è chiaramente illustrato da quello che resta oggi del paesaggio culturale.
I viaggi delle Vie dei Canti nel Parco del Cilento
Cilento, a piedi al mare
10 – 17 agosto 2013
17 – 24 agosto 2013
24 – 31 agosto 2013
Spiagge e scogliere poco frequentate, quasi sconosciute. Tranquillità sotto le stelle e silenzio tra i canti degli uccelli. Anche nel periodo di ferragosto. Anche sulla Costiera di Camerota. Camminiamo nei luoghi più belli della costa del Parco. Scendiamo a piedi al mare per risalire la sera in quota, lasciandoci alle spalle caos e moltitudini. Ci godiamo il mare come mai ce lo saremmo aspettato e, intanto, ci facciamo il pane, assistiamo alla cagliata del latte di capra, ceniamo con i prodotti dell’azienda, raccogliamo e mangiamo frutti dagli alberi.
PISA, PIAZZA DEL DUOMO
patrimonio dell’umanità dal 1987
I motivi
Rappresenta un capolavoro del genio creativo umano.
Mostra un importante scambio di valori umani, in un periodo o in un’area culturale del mondo, negli sviluppi dell’architettura e delle tecnologie, dell’arte monumentale, urbanistica o paesaggistica.
E’ un eccezionale esempio di un tipo di costruzione o di complesso architettonico o tecnologico o paesaggistico, testimonianza di importanti tappe della storia umana.
E’ direttamente o materialmente legato a eventi o tradizioni in vita, con idee, con credi, con lavori artistici o letterari d’eccezionale valore universale.
I viaggi delle Vie dei Canti a Pisa
Da Pisa a Lucca sulle vie dell’acqua
7 – 9 marzo 2014
Dal Duomo di Pisa al Duomo di Lucca scavalcando agevolmente il Monte Pisano che, confine naturale, le separa. Questo monte è anche un serbatoio d’acqua potabile. Il nostro cammino unisce idealmente le due belle città d’arte toscane seguendo quel sottile filo d’acqua che percorreva gli storici acquedotti che le dissetavano scendendo dalle sue pendici verso sud e verso nord.
ARMENIA
Monasteri di Haghpat e Sanahin (1996-2000)
Cattedrale e chiese di Echmiadzin e sito archeologico di Zvartnots (2000)
Monastero di Geghard e Alta Valle dell’Azat (2000)
I viaggi delle Vie dei Canti in Armenia
Montagne e monasteri
25 luglio – 3 agosto 2013
Asiatica per geografia, europea per storia, l’Armenia si estende sull’altipiano caucasico ricco di catene montuose. Andiamo dal Lago Sevan a Garni senza particolari difficoltà camminando sui facilisentieri di ampi altipiani. Risaliamo fino ai 3.400 e 3.600 metri dei vulcani spenti nell’Armenia centrale incontrando laghi vulcanici dove bagnarsi e antiche incisioni rupestri. Nella capitale, prima e dopo il cammino, ci aspettano monumenti, musei, biblioteche e il ricordo dell’olocausto armeno.
TANZANIA
Riserva naturale di Ngorongoro (1979)
Rovine di Kilwa Kisiwani e rovine di Songo Mnara (1981)
Parco nazionale del Serengeti (1981)
Riserva del Selous (1982)
Parco nazionale del Kilimanjaro (1987)
La città di Stone Town (centro storico) a Zanzibar (2000)
Siti di arte rupestre a Kondoa (2006)
I viaggi delle Vie dei Canti in Tanzania
Zanzibar, l’altra costa
2 – 16 agosto 2013
Un paradiso tropicale di luoghi, popoli e leggende invisibili ai turisti. Camminiamo dove suoni, silenzi e parole viaggiano nel vento. Zanzibar ha una costa ovest poco nota, l’altra faccia dei villaggi-vacanza per turisti e creme solari. Nei villaggi occhi felici e sereni ci accolgono in abitazioni semplici e spartane sempre molto calorosamente e rimangono accesi nei ricordi come punti di domanda sul nostro stile di vita. Un viaggio attraverso mangrovie, spiagge deserte e scogli corallini. Per scoprire la biodiversità, le tecniche di sopravvivenza delle comunità locali, le tradizioni della vita che nasce sulla barriera corallina.
NORVEGIA
L’antico quartiere di Bryggen a Bergen (1979)
Chiesa di Urnes (1979)
Røros (1980)
Graffiti rupestri di Alta (1985)
Vegaøyan, l’arcipelago di Vega (2004)
Fiordi della Norvegia occidentale, il Geirangerfjord e il Nærøyfjord (2005)
Arco geodetico di Struve (2005)
I viaggi delle Vie dei Canti in Norvegia
Norvegia, fiordi e palafitte
12 – 21 agosto 2013
A nord del circolo polare artico, sulle Isole Lofoten, dove il mare ha i colori dei Caraibi e il buio della notte non cala mai, camminiamo sulle rocce che sono tra le più antiche del mondo. Come lance, spiccano sul mare innumerevoli rilievi granitici dai paesaggi alpini già a quote modestissime. Poi le bianchissime spiagge, boschi di betulle e abeti. Il mare, verde smeraldo, è ricco di merluzzi e aringhe che alimentano l’economia delle isole. In cielo, le aquile accompagnano il nostro cammino.
Nel 1996 un’area di 9.600 chilometri quadrati chiamata Laponia, regione di Laponia o area lappone e situata nella parte svedese della Lapponia è stata inserita fra i Patrimoni dell’umanità dell’Unesco. Il 95% di questa regione è protetta come parco nazionale o riserva naturale
I viaggi delle Vie dei Canti in Svezia, Lapponia
Lapponia, il Sentiero del Re
30 agosto – 7 settembre 2013
8 – 16 settembre 2013
Il Grande Nord d’Europa, dove il camminare scandisce il tempo del pensiero mentre gli occhi si nutrono di vastità e bellezza. Un viaggio per chi ama scoprire nuove terre o cambiare i propri occhi. Nord della Svezia, oltre il Circolo Polare Artico, Lapponia Svedese: il Kungsleden, il Sentiero del Re, il più importante e famoso della Svezia. Un territorio montuoso modellato dai ghiacciai, al cospetto della montagna più alta della Svezia, il Kebnekaise: 2.100 metri. Grandi fiumi scorrono liberi in valli ampie e dai fianchi ripidi.
PORTOGALLO, REGIONE VINICOLA DEL DOURO
I viaggi delle Vie dei Canti in Portogallo
Porto e Valle del Douro, camminare tra le vigne
25 settembre – 1 ottobre
Dalla dinamica e colorata città di Porto all’interno del Portogallo per scoprire ciò che ha reso famoso questo paese in tutto il mondo: il vino Porto. Costruita alla fine del 1900, il cammino di ferro lambisce la Valle del Douro, tracciandone i sinuosi contorni e dando la sensazione di galleggiare sopra il fiume che dà il nome alla vallata. A piedi apprezziamo le colline che nei secoli sono state disegnate da lunghi filari d’uva a perdita d’occhio e modellate dal sapiente lavoro dell’uomo.
LIBIA
Sito archeologico di Cirene (1982)
Sito archeologico di Leptis Magna (1982)
Sito archeologico di Sabratha (1982)
Siti rupestri di Tadrart Acacus (1985)
Antico villaggio di Ghadames (1986)
I viaggi delle Vie dei Canti in Libia
Acacus, quando il Sahara era un giardino
2 – 13 marzo 2014
Nella porzione più orientale e meno conosciuta dell’altopiano che si estende fra Libia e Algeria. Percorriamo le vie di accesso naturali al Tassili libico che le carovane di asini seguivano fino a poche decine di anni fa. Con i dromedari avanziamo tra pareti rocciose e stalattiti con ciuffi di vegetazione inaspettata, ricordo sorprendente di un Sahara verde, abitato dai cacciatori pleistocenici che qui hanno lasciato numerose testimonianze di arte rupestre.