Un po’ Yoga e un po’ danza. E con richiami alla ginnastica ritmica e al Pilates. Si chiama AntiGravity Yoga, una disciplina per il benessere che, nonostante le immagini che raffigurano persone a testa in giù a mo’ di trapezisti, è adatta a tutti. I movimenti sono dolci a armonici e già dopo una seduta si avvertono i primi benefici psicofisici.
A differenza dello Yoga più tradizionale, occorre un’attrezzatura più specifica. Le sale che ospitano le persone, infatti, devono essere attrezzate con morbide e resistenti amache (destinate ad avvolgere e sostenere il corpo), pendenti dal soffitto a cui sono fissate tramite ganci in acciaio. Sospesi per aria, è possibile assumere asana (posizioni) per facilitare allungamento, concentrazione e distensione.
I vantaggi per il fisico sono almeno quattro. Per prima cosa viene dato sollievo alla colonna vertebrale grazie alla riduzione della forza di gravità. In seconda battuta ha un’azione preventiva per eventuali dolori alla schiena e alle giunture. Quindi contribuisce al miglioramento dell’elasticità del corpo. E infine, concorre a tonificare i muscoli dell’addome e dei glutei. Da un punto di vista mentale, invece, il maggiore afflusso di sangue nella testa è in grado di elevare la capacità di concentrazione, dare una sensazione di relax e scacciare lo stress.
Una lezione di AntiGravity Yoga dura mediamente fra i 45 e i 60 minuti ed è articolata in tre fasi. La prima è di riscaldamento, la seconda è l’allenamento vero e proprio, la terza, infine, il rilassamento. Spesso le sedute sono accompagnate dalla diffusione di musica rilassante e new age.