La cura dell’uva, 21 giorni per ringiovanire

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La cura dell’uva, 21 giorni per ringiovanire

Con l’autunno siamo entrati in una condizione opposta rispetto al periodo primaverile. La nostra pelle è un po’ stanca mentre il nostro sistema di difesa ha bisogno di antiossidanti per fronteggiare i radicali liberi che si formano nei mesi freddi. Il sistema nervoso sta invece discretamente bene essendosi rigenerato durante le vacanze (speriamo per voi…). E allora, come prepararci all’inverno? Un ottimo inizio è la cura dell’uva, detta ampeloterapia, perfetta per l’autunno. Frutto gustoso, succoso e colorato, si adatta per essere usato come depurativo di sangue, reni e fegato e come rimedio per gotta, stipsi, anemia, alterazioni ossee e dentarie, artrite, arteriosclerosi, disturbi al cuore, ipertensione e deperimento. In buona sostanza, è indicata per disintossicare e ringiovanire l’organismo. L’uva nera, in particolare, è uno di quei frutti che contengono la più elevata quantità di molecole antiossidanti.


La cura parziale consiste nel mangiarne un chilogrammo, biologica e ben matura, come prima colazione e a digiuno, per un periodo che va dai 15 ai 30 giorni. Nessun cambiamento negli altri pasti della giornata. L’importante è cibarsi non solo del succo ma soprattutto della buccia e dei semi, ricchi di fibre, vitamine e bioflavonoidi. Un consiglio aggiuntivo personale? Pulire la lingua ogni mattino appena svegli. Durante la notte, infatti, le tossine risalgono il tratto dell’esofago, ma con un cucchiaino o un nettalingua è possibile asportarle prima che ritornino in circolazione.


L’alternativa è spostare alla sera il pasto a base di uva per consentire al nostro organismo di andare a dormire senza il lavoro della digestione. Al mattino la mente sarà vivace, lo stomaco leggero e la forza maggiore. Durante la cura dell’uva, si consiglia di bere una tisana calda ogni sera, rilassante o depurativa.


La cura completa consiste nel mangiare solo uva a intervalli dettati dalla fame: la quantità varia dai 2 ai 3 chili giornalieri, secondo il grado di tolleranza, e andrebbe gustata con calma, senza stress e senza fretta. Sulla durata i pareri non sono unanimi, ma la dieta andrebbe seguita almeno per alcuni giorni fino a circa tre settimane. Se la quantità di uva ingerita è eccessiva, si possono avere perdita di appetito e acidità di stomaco. Nel caso di una dieta a base di solo uva è comunque consigliabile una visita preventiva. Per l’elevata presenza di zuccheri come glucosio e fruttosio, può rappresentare un problema per chi soffre di glicemia alta.


Ma cosa sono i radicali liberi? Nient’altro che prodotti di scarto che si formano naturalmente all’interno delle cellule del corpo quando l’ossigeno viene utilizzato nei processi metabolici per produrre energia. Sono utili se presenti in quantità minima per l’eliminazione dei germi e nella difesa dai batteri.L’azione continua dei radicali liberi si evidenzia soprattutto nel precoce invecchiamento delle cellule e nell’insorgere di varie patologie gravi come cancro, malattie dell’apparato cardiovascolare, diabete, sclerosi multipla, artrite reumatoide, enfisema polmonare, cataratta, morbo di Parkinson e Alzheimer, dermatiti.


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