Il piede esprime tutto ciò che è legato ai temi della stabilità e della solidità, ma anche al concetto di cammino inteso come l’andare avanti, il seguire un percorso, la possibilità di cambiare strada, di puntare i piedi, di sollevarsi sulle punte per vedere oltre. Secondo lo scrittore napoletano Erri De Luca “sono allegri e sanno ballare il meraviglioso tango, il croccante tip-tap, la ruffiana tarantella“. E più semplicemente sono da elogiare perché “non mentono“. Il grande potere della riflessologia plantare è di riportarci con i piedi per terra.
Secondo questa tecnica di massaggio, la pianta dei piedi contiene una mappa degli organi del corpo. Cuore, fegato, intestino, reni, milza hanno una corrispondenza sotto i nostri piedi. Ed è con lo stesso incedere che si massaggia il corpo. Già un’ora di cammino al giorno, secondo molte ricerche internazionali, previene molte malattie. Da qui il consiglio, sempre troppo poco ribadito, di fare una vacanza a piedi. Di rallentare i ritmi, camminare per mare, per monti, lungo le rive di un lago o di un fiume.
Tutto è uno. Il nostro corpo non è un insieme di parti separate, ma una totalità indivisibile. Agendo sul particolare si hanno effetti sul generale. Ogni porta del corpo rispecchia in sé la totalità dell’organismo. Concentriamoci su un aspetto ben preciso: l’automassaggio. Sia nelle pause di un cammino di più giorni e sia nella quotidianità possiamo alleviare piccoli disturbi, migliorare la circolazione, sciogliere le tensioni, contrastare lo stresso, il cattivo umore e la fatica premendo punti specifici. D’altronde, nessuno conosce il corpo meglio di noi.
Per prima cosa bisogna individuare il tempo e il luogo giusti. Meglio la mattina appena svegli o anche la sera prima di coricarsi. Quindi indossare abiti confortevoli, scegliere una posizione comoda e respirare profondamente, orientando la mente sul corpo e sull’aria che entra ed esce, con dolcezza e tranquillità A questo punto è possibile spostare l’attenzione verso i piedi e procedere con una prima presa di contatto. Sfreghiamo le mani tra di loro fino a sentire il calore, quindi scuotiamole con energia per far arrivare questo calore fino alla punta delle dita.
Per alleviare i sintomi di raffreddore, usando pollice e indice comprimiamo le falangi di ciascun dito, uno alla volta, partendo dal pollice e terminando con il mignolo. Passiamo all’altro piede e stringiamo la punta di ciascun dito per circa trenta secondi.
Per attenuare il mal di testa, tenendo la base tra pollice e indice, ruotiamo l’alluce in senso orario e antiorario, poi frizioniamo con delicatezza la punta. Con gradualità aumentiamo la pressione e terminiamo stringendone i lati per circa trenta secondi.
Per calmare ansia, nervosismo, tensione e stress, usando il pollice, massaggiare con lentezza e delicatezza e in senso circolare il punto che emerge piegando il terzo dito verso il dorso del piede.
Per alleviare il mal di schiena, frizioniamo con il pollice le altre dita la zona che corrisponde al bordo interno del piede, tra l’alluce e il tallone, aumentando lentamente la pressione. Per dare sollievo al dolore lombare, concentriamoci sulla parte che va dalla volta plantare al tallone. Per attenuare il dolore dorsale, invece, sulla parte che va dall’alluce alla volta plantare. E ricordiamoci di ripeterlo anche sull’altro piede! (2/fine).
LEGGI ANCHE LA PRIMA PARTE: Il piede ci dà una mano | La riflessologia plantare
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RIFERIMENTI:
Viaggi a piedi Vie dei dei Canti al mare, in montagna, girolago…