Camminare è la prima attività praticata dall’uomo da quando è sulla terra. Camminare per cercare cibo, camminare per cercare riparo, un ambiente e un clima migliori. Camminava in gruppo familiare o di tribù o da solo. Camminare è una pratica innata nell’uomo, potente e flessibile, che permette di raggiungere, oggi come centomila anni fa, luoghi inaccessibili. Con la moto, la bici o qualunque altro veicolo non puoi salire ripidi pendii, percorrere creste affilate, scendere stretti canaloni o percorrere greti di torrenti. Solo a piedi puoi scendere nelle grotte, attraversare una fitta boscaglia, guadare fiumi o saltare un crepaccio. Puoi percorrere lunghe distanze con poca spesa e basso consumo di energia. Camminare, in quest’epoca delle macchine, è divenuta un’arte del vivere. Camminare è tornare alle nostre origini e riscoprire una salute primordiale. Camminare è salute.
Pensate ai vostri piedi, toccateli. Rappresentano le basi principali del nostro equilibrio fisico e mentale. Tutto ciò che sta al di sopra di loro si scarica su di essi e attraverso le loro tensioni e i loro segni è possibile leggere il nostro stato di salute e comprendere quali parti di noi richiedono maggiore attenzione. Nelle varie zone dei piedi si riflettono tutte le funzioni e gli organi del nostro corpo come in una vera e propria mappa che si può percorrere con una serie di tecniche pressorie. Queste non fanno altro che bussare alle porte della farmacia interna del nostro corpo che sa quali sono le sostanze necessarie a riportare l’armonia e l’equilibrio.
Nella riflessologia plantare la figura umana è paragonata a quella dell’albero: le radici sono costituite dai piedi, il tronco è la colonna vertebrale e le fronde sono rappresentate dal volto, il più vicino alla luce solare.
La struttura ossea occupa la parte superiore del piede. Sotto c’è la polpa. Un’ampia massa densamente vascolarizzata. Cosa succede quando si cammina? Questa massa viene alternativamente compressa e rilassata nei due piedi. Il sangue venoso viene spinto in alto, quello arterioso aspirato in basso. I piedi in cammino sono due potenti pompe che affiancano e aiutano il lavoro della pompa principale, il cuore. Il camminare aiuta la circolazione sanguigna, previene vene varicose e arteriosclerosi. È consigliato a chi ha problemi di cuore, compreso chi ha subito operazioni e porta bypass.
Secondo la riflessoterapia, alle varie zone sulla pianta del piede, dal calcagno alle dita, corrispondono organi del corpo: cuore, fegato, polmoni, reni, stomaco, intestino. Ogni passo è un massaggio tonificante e benefico a tutto il corpo. La riflessologia plantare può essere intesa come una riflessione e un risveglio delle nostre parti dolenti, poco accettate o poco comprese, e diventare così una disciplina olistica, una tecnica in grado di risvegliare le funzioni delle parti scollegate per riarmonizzarle con il tutto. Questo perché tra i punti di pressione e gli organi interni esistono percorsi ben precisi dove scorre l’energia essenziale dell’organismo.
Le zone riflesse dei piedi sono collegate a ogni parte del corpo e riflettono la nostra unità psicosomatica. Queste formano una mappa completa del corpo, con il piede destro che corrisponde alla parte destra e con il piede sinistro che corrisponde alla parte sinistra. Il massaggio dei punti in cui si blocca l’energia permette di ripristinare la corretta circolazione energetica restituendo al corpo la sua naturale armonia. (1/continua).
Nel prossimo numero, tutte le indicazioni sui punti da massaggiare per ritrovare l’equilibrio psicofisico.
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RIFERIMENTI:
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