Sono due i vantaggi nella scelta dei cibi biologici: la tutela della salute e l’attenzione per l’ambiente. I prodotti non inquinano ovvero non contaminano la natura con additivi chimici o di sintesi, non sfruttano intensivamente il bestiame, rispettano il ritmo delle stagioni e della rotazione dei terreni, e sono sottoposti al controllo finale di enti certificatori. Insomma ce n’è abbastanza per metterli in cima alle priorità d’acquisto al supermercato. La varietà dei prodotti è decisamente ampia: frutta e ortaggi, carne e pesce, latticini e uova, vino e miele, zucchero e cacao, pasta e riso, caffè e tè, dolci e uova, oli e condimenti, merendine e snack.
Occorre saper leggere bene le etichette degli alimenti a scaffale. Tutti i cibi biologici esibiscono i marchi Agricoltura Biologica o Allevamento Biologico/Regime di controllo CEE. Devono essere indicati le date di raccolta, produzione e macellazione, la sigla del paese di provenienza e dell’ente certificatore, il codice dell’azienda e quella per la partita del prodotto. Dettaglio da non perdere di vista: gli alimenti bio non sono distribuiti in contenitori di plastica o di materiale sintetico.
Si accennava ai benefici per la salute. Ebbene il cibo bio è sano, saporito e ricco di principi attivi vitali, rinforza metabolismo e difese, previene il deposito di tossine chimiche nel corpo, favorisce la guarigione e stimola la rigenerazione di organi e tessuti, ha un effetto protettivo, ricostituente e anti-età.
Stando ai dati più recenti sulla diffusione del bio in Italia, gli acquisti crescono anno dopo anno. Una scelta che comporta vantaggi anche sul versante dell’offerta. Dire sì ad alimenti biologici coltivati in aziende di piccole dimensioni aiuta a garantire il sostentamento delle famiglie di agricoltori indipendenti e a preservare la terra nel tempo. In buona sostanza i cibi bio possono essere considerati una versione domestica del commercio equo.