Immagina di passare nel bel mezzo di campagne intatte, accarezzate da piccoli canali di acqua limpida che diventeranno fiume e puntellate da alberi secolari, pioppi e salici. Siamo nel Trevigiano custode da epoche remote delle risorgive, dove un fiume torna alla luce dopo un tratto sotterraneo. Fonti di vita e benessere per gli abitanti del luogo.
Adesso pensa a un’intera giornata tra mare e terra, navigando lentamente a bordo di un battello tradizionale in legno. Siamo nei canali della laguna di Venezia e scivolando via sull’acqua, ci prendiamo il tempo di scendere a terra per camminare su piccole isole per nulla sfiorate dal grande flusso turistico: San Francesco del Deserto, Sant’Erasmo, Lazzaretto Nuovo, Sant’Ariano.
E infine, sogna di perderti tra gli odori, gli incontri e le apparizioni fugaci delle calli della Serenissima, vivendo una esperienza personale e irripetibile da raccontare prima di tornare a casa.
La guida Paolo Carli dice che…
seguendo il corso del fiume Sile, raggiungiamo Venezia, provando anche a camminare… sulle sue acque, Già, perché l’attività esclusiva della città lagunare è il cammino. Noi ci arriviamo da Treviso immergendoci in un percorso naturalistico. Non ci limitiano a camminare sulla terraferma, dunque, ma proviamo a farlo anche sulle acque con l’appoggio di un bragozzo, la barca tradizionale in legno che ci permette di conoscere la laguna e le isole più appartate e solo sfiorate dal flusso turistico…
Il cammino con Le Vie dei Canti
14 – 18 aprile 2014
Dove si cammina
Su stradine, alzaie, argini e sentieri senza difficoltà tecniche per borghi e campagne.
I sapori
Se il radicchio trevigiano è di stagione in autunno, ad aprile è tempo di asparagi e carciofi tra cui quello violetto di Sant’Erasmo, di cui in questo periodo sono raccolti i primi gustosi germogli. Altre tipicità sono pasta e fagioli, baccalà, pesce dell’Adriatico e molluschi di laguna, soppressa, tiramisù, torte di carote, prosecco dei colli trevigiani.
PRIMA DI PARTIRE
Da leggere
La finestra sul Sile di Massimo Vallescura. Legatissimo ai luoghi che lo hanno visto crescere e formarsi negli anni della giovinezza, in questo libro l’autore decanta le bellezze naturali di Treviso e della sua provincia, la civiltà nei costumi e nelle relazioni sociali dei trevigiani e propone qualche riflessione sul mistero che lega ogni essere umano all’ambiente in cui vive immaginando che i luoghi possano rigenerarsi con vibrante emozione nella memoria di coloro che li hanno amati e vissuti intensamente. La consapevolezza delle proprie radici rende tutti gli uomini legati alla propria terra, ai luoghi dove sono cresciuti alimentandosi, giorno per giorno, dei relativi prodotti tipici, respirandone i profumi, ammirandone i paesaggi, le albe e i tramonti. Così sentiamo di appartenere ai luoghi ove sono sepolti i nostri cari e dove si sono versate lacrime e sangue per la libertà e il benessere, luoghi nei quali presente e passato si fondono in uno stupore unico sul mistero della vita.
Da vedere
Sile Fiume di Poesia risale al 1996 ed è un progetto di Bruna Brazzalotto, Andrea Cason e Adriano Gionco Dai Fontanassi. Il Fiume Sile è come un prezioso libro a cielo aperto che custodisce le storie, le tradizioni e le leggende di una terra e di un popolo unici: il Veneto e i veneti.