5.000 km senza tagliare barba e capelli

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5.000 km senza tagliare barba e capelli


Ha attraversato tutta la Cina a piedi. A segnare il cammino non sono state le suole di scarpe consumate, ma i centimetri di capelli e di barba cresciuti. Christoph Rehage è un ragazzo come tanti. Uno di quelli che un giorno, il 9 novembre 2007, decide di scoprire il suo paese, la Germania, percorrendolo a piedi. Chissà perché, però, si è spostato un po’ più in là, da Pechino a Urumqi fino al deserto del Gobi. Ha percorso 4.646 chilometri per circa 4-6 ore al giorno, comprese le pause per scattare foto, mangiare, riposare, fare pipì e parlare con la gente.

Ma soprattutto, ci tiene a specificare, non ha utilizzato alcun mezzo di trasporto. Eppure nel pluripremiato video di 5 minuti che ha realizzato, si vede Christoph seduto su un aereo o in sella a una barca. “Quelle – ricorda – sono le pause che ho dovuto prendere dal cammino sia per risolvere alcuni problemi burocratici e sia per recuperare alcune cose personali“. D’altronde la Cina non è il paese più semplice da viaggiare: “Già – spiega Christoph – ottenere il visto non è stato molto facile. Sono stato costretto a tornare a Pechino un paio di volte per risolvere alcuni problemi“.


Non si tratta del suo primo grande viaggio a piedi. “Una volta avevo camminato da Parigi a casa mia in Germania, circa 800 chilometri in meno di un mese“. Ed è stato proprio in quel momento che è maturata la decisione di pensare più in grande: “C’era qualcosa di speciale in quella camminata. Ricordo che le mie domande erano: dove posso dormire? Che cosa posso mangiare? Nessuna questione metafisica o grande preoccupazione, solo problemi pragmatici da risolvere“. Certo, “alcune persone amano viaggiare con la mente e sentono il bisogno di andare in giro ma, almeno per me, si tratta solo di viaggi“. Eppure non nasconde di aver udito e dato retta a una voce interiore. “Prima di partire c’erano tante preoccupazioni, a partire dall’opposizione della mia famiglia. Ma una voce interiore mi diceva di andare e così ho fatto“.

Tra Terra e Cielo
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