Vedere senza sforzo, con Silvia Bodda alla vacanza mare dall’8 al 15 settembre.
Sono Silvia Bodda, abito in Valle di Susa, tra caprioli e No-Tav, dove coltivo l’orto sinergico ed estraggo i fiori di Bach. Lavoro come operatrice olistica con varie tecniche: Psych-k, cromopuntura di Peter Mandel, massaggi Bars di Access Consciousness, fiori di Bach, Costellazioni Familiari e il metodo Bates per vedere senza sforzo
Propongo esercizi semplici e divertenti di metodo Bates per vedere senza sforzo, una tecnica inventata dal dottor Bates, oculista americano che mise a punto una serie di pratiche per ritrovare le corrette abitudini visive. Le pratiche saranno proposte in un modo piacevole e spesso giocoso, aperte anche ai bambini dai 7 anni in su. Non sono esercizi faticosi né stancanti per la vista, ma pratiche per ritrovare un modo funzionale di utilizzare il sistema visivo, e scoprire come funziona questa parte importante del nostro modo di muoverci nel mondo.
Cogli l’occasione di dedicare una settimana alla tua vista: durante il lungo inverno i tuoi occhi sono spesso sotto stress e vengono a volte utilizzati in modo poco funzionale. Ora puoi finalmente portare in vacanza anche i tuoi occhi! Il metodo Bates può essere utile in qualsiasi tipo di problema visivo. Può trarne beneficio chi ha problemi di rifrazione (miopia, astigmatismo, ipermetropia, presbiopia), chi soffre di tensioni a collo e spalle o fatica visiva (secchezza, affaticamento da computer, bruciore), chi ha una buona vista ma vuole lavorare su consapevolezza, presenza, memoria, o chi ha qualunque problema visivo.
Porta i tuoi occhi cosi come sono, e usciranno dalla attività rinnovati e rilassati. Porta anche una biro e un foglio, se hai le lenti a contatto porta lo scatolino per toglierle, un tappetino tipo yoga, abiti comodi, scarpe senza tacchi. Vieni con la curiosità di scoprire come funziona la tua vista, una parte di noi che utilizziamo tantissimo ogni giorno e possiamo imparare a utilizzare in modo più funzionale.
Silvia Bodda, (tra caprioli, No-Tav e l’orto sinergico)