Avvolgere il proprio corpo in una colata di fango tiepida. È la cosiddetta fangoterapia, un trattamento non solo di bellezza, ma anche dimagrante, anti-infiammatorio, purificante, rassodante e rigenerante contro lo stress. Le proprietà benefiche sono numerose. Allevia i dolori degli arti; rilassa i muscoli e l’azione benefica si trasmette anche a livello mentale; assorbe le tossine e le scorie favorendo la levigazione, la morbidezza, la disintossicazione, la purificazione della pelle; riattiva circolazione e microcircolazione; combatte cellulite, ritenzione idrica e vene varicose.
Qual è il segreto dei fanghi? Fondamentalmente è la ricchezza di sostanze minerali. Provengono dai pozzi di estrazione dell’acqua, subiscono un processo di addizione con l’argilla e vengono processati nell’acqua. Nonostante la relativa varietà di fanghi e le tante applicazioni possibili, ci sono alcuni elementi in comune. Sono infatti presenti diversi macroelementi come l’azoto, il calcio, il ferro, il fosforo, il magnesio il potassio e lo zolfo, e numerosi microelementi, fra i quali il bromo, il cobalto, il cromo, i fito-ormoni, il fluoro, lo iodio, il silicio e le vitamine idrosolubili e liposolubili. Spesso supporto di una terapia farmacologica, la fangoterapia, nei casi lievi, viene addirittura suggerita come possibile sostituto.
In tempi più recenti, sono sempre più diffusi i trattamenti a base di fanghi salsobromoiodici. Bastano poche sedute per esfoliare gli strati superficiali della pelle di cellule morte e liberarci di impurità e sebo. Anche la circolazione viene riattivata grazie alla sudorazione stimolata dall’effetto fango e dal calore. L’epidermide diventa così terreno fertile per i minerali contenuti nell’acqua e per i principi attivi presenti in eventuali creme. Di più, considerati un ottimo rimedio per il problema dell’acne grazie alla preziosa presenza di sostanze antibatteriologiche e lenitive, i trattamenti a base di fanghi iniziano a richiamare con sempre maggior frequenza anche la fascia giovanile della popolazione. A trarre beneficio, infine, sono anche articolazioni, cartilagini e ossa. Non a caso la fangoterapia è consigliata per curare l’artrite, l’artrosi e i reumatismi.