Per la prima volta è stato dimostrato che una camminata di 30 minuti al giorno affiancata da un’alimentazione sana, riduce il rischio di cancro. In particolare quello della mammella. Si tratta di uno studio effettuato nell’arco di cinque anni presso l’ospedale Sant’Anna di Torino e appena pubblicato sulla rivista internazionale Breast Cancer Research and Treatment. Tutti i dettagli saranno illustrati domani 28 novembre 2013 nel corso del convegno “Stili di vita per contrastare il cancro mammario”, presso l’Aula Magna dell’ospedale Molinette di Torino.
Il sovrappeso, la sedentarietà e un’alimentazione ricca di zuccheri raffinati o grassi e proteine animali, determinano alterazioni metaboliche e ormonali che facilitano la crescita dei tumori in generale, e in particolare, nella donna in menopausa, dei tumori della mammella. Questo risulta da numerosi studi, tra cui quello Epic che segue prospetticamente oltre 500.000 persone reclutate in 10 paesi europei con abitudini alimentari molto diverse. Un adeguato stile di vita emerge previene le recidive tumorali e integra efficacemente le terapie. Come tale è pubblicizzato dal progetto Diana dell’Istituto Tumori di Milano e nell’ambito della Rete Oncologica del Piemonte e Valle d’Aosta. E’ raccomandata un’alimentazione sobria, di tipo mediterraneo: pasta di grano duro, cereali integrali, verdure, pesce. E soprattutto l’attività fisica: una camminata di buon passo di 30-40 minuti cinque volte alla settimana riduce del 20-30% il rischio di cancro della mammella e, nelle donne che ne siano già state affette, il rischio di recidiva. Questi benefici (cui è da aggiungere una riduzione del rischio di cancro del colon) si sommano a quelli ben noti per gli apparati muscolo-scheletrico e cardiovascolare.