Il benessere non è solo fisico. Perché quei bagni di vapore tra i 40 e i 50 gradi sono in grado di provocare benefici e sollievi anche per la mente. Basta leggere qualche testo sulle abitudini degli antichi egizi, greci e romani: tornati dalle guerre amavano ritemprarsi fra vapori e calori all’interno di terme sempre più complesse e curate. Poco più in là, nella società musulmana, il bagno terapeutico era considerato un vero e proprio rito purificatorio. In tempi più recenti, i principali vantaggi risiedono nell’eliminazione delle impurità, nella prevenzione da problemi nelle vie respiratorie e nel sollievo da tensioni e stress quotidiani.
Il più noto bagno di vapore è il bagno turco, chiamato anche hammam. La caratteristica fondamentale è l’elevata umidità interna, intorno al 100%, che, associata a un’alta temperatura, è in grado di causare una intensa sudorazione. Uno dei benefici più evidenti va ricercato nella facilitazione della circolazione sanguigna linfatica attraverso lo scioglimento, e quindi l’espulsione, delle tossine presenti nel corpo. Sulla pelle si forma una pellicola di umidità causata della maggiore quantità di vapore nell’ambiente rispetto a quella dell’epidermide. Da qui l’apporto di calore al corpo.
La sauna, invece, è un bagno di aria molto calda e secca. Chi non ha mai sentito parlare della più diffusa nell’immaginario collettivo, la sauna finlandese? Se i benefici sono simili, la differenza è rappresentata dalla proprietà del vapore. A differenza dell’hammam non si raggiunge un calore umido al 100% ed essendo l’ambiente secco, la permanenza è decisamente più limitata e la traspirazione provocata è destinata ad evaporare. Oltre a rivelarsi utile per chi soffre di ipertensione, la sauna aumenta le difese immunitarie, disintossica dalle impurità e pulisce l’epidermide.
Le tendenze più recenti sono l’infrasauna in cui al vapore si sostituiscono i raggi infrarossi e le temperature raramente superano i 40 gradi, e la biosauna, decisamente più tollerabile anche da chi soffre il calore eccessivo. I bagni di benessere sono generalmente consigliati a tutti. Un approccio più soft spetta ai claustrofobici, alle donne in gravidanza, a chi soffre di disturbi circolatori e di infiammazione dei vasi sanguigni.