Un euro all’ora per lavorare al McDonald’s. Un trattamento “da schiavitù” che potrebbe costare caro: la chiusura di tutti i ristoranti. Protagonisti della vicenda sono i dipendenti brasiliani della multinazionale di panini e hamburger che, stando alle denunce del deputato Sabino Castelo Branco, sarebbero stati costretti a orari sfiancanti in cambio di pochi spiccioli. Alcuni di loro, poi, sarebbero stati oggetto di maltrattamenti.
Secondo Dora Maria da Costa, del tribunale superiore del lavoro, “è una vergogna che un grande marchio globale si riveli un datore di lavoro schiavista”. Delle sue politiche salariali i dirigenti di McDonald’s dovranno ora rispondere davanti a un giudice.