Un Punto Macrobiotico tra informazione e disinformazione

Cristophe-Wilhelm-Von-Hufeland
LA VERA STORIA DELLA PAROLA E DEL CONCETTO DI MACROBIOTICA, ANCHE IN OCCIDENTE.
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Un Punto Macrobiotico tra informazione e disinformazione

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Nella vicenda relativa a Mario Pianesi e l’associazione Un Punto Macrobiotico, che conta circa 90000 iscritti, si è assistito ad una vergognosa e superficiale gogna mediatica.

Se ci sono delle denunce è giusto che vengano svolte le relative indagini ed eventuali processi dagli organi preposti, la nostra critica riguarda invece il modo in cui questo fatto è stato riportato dalla stampa e dalla tv.

La figura di Pianesi e dell’associazione è stata ridicolizzata come una psico-setta di creduloni e delinquenti, del tutto lontana dalla scienza, ed ecco la prima grave omissione: non è stato detto nulla o poco sulla pubblicazione della dieta di Pianesi nella prestigiosa rivista scientifica Nature, riguardo la cura del diabete. Per la prima volta è stata confrontata la dieta standard proposta dai medici e quella di Pianesi, la seconda ha avuto risultati nettamente migliori. Lo studio è stato guidato da diabetologi di livello internazionale. Un altro studio in collaborazione con l’Università di Bologna ha riguardato la disbiosi nel microbiota intestinale e i risultati positivi della dieta Ma-Pi sono stati pubblicati sul British Journal of Nutrition. Sul sito Pubmed si contano ben 11 pubblicazioni scientifiche che coinvolgono Pianesi.
La seconda omissione riguarda una coppia che è alla base di queste denunce, Mauro Garbuglia e la moglie Wanda. Non è stato detto che lui è sotto processo per alcuni atti commessi quando lavorava per l’associazione Un Punto Macrobiotico. Non ci sembra un particolare di poca importanza, questa coppia è stata espulsa dall’associazione.
   
Ci sono molte iniziative importanti e incontestabili che sono state ideate da Pianesi in 40 anni di attività, l’immagine che ne viene fuori non è certo quella del delinquente, piuttosto quella del benefattore, ed è per questo che ha ricevuto ben due riconoscimenti dal Presidente della Repubblica, oltre a circa 180 riconoscimenti in varie parti del mondo, e in qualunque modo finiscano le indagini questi fatti rimarranno. Vorremmo almeno citare i più importanti, oltre alla pubblicazione su Nature, per far comprendere come mai circa 90000 persone seguono le attività di questa associazione:

-ha creato l’etichetta trasparente, lodata dalle forze dell’ordine e dal chimico e divulgatore scientifico Dario Bressanini, nella quale c’è scritto tutto quello che si può scrivere su un prodotto fino ai dettagli (origine del seme etc., fino al numero di persone che lavorano in azienda, per contrastare il lavoro nero). E chiunque ha la libertà di usarla, non c’è il copyright. Chi non la usa è perché non la vuole usare.-non contento del bio per i controlli che non sono sufficienti (vedi puntata di Report su “I biofurbi”) ha creato una filiera di prodotti in vendita nei Punti, ultracontrollati.

Col progetto Un bosco per la città, attuato in moltissimi Comuni, ha aumentato la presenza di alberi nelle città, con lezioni anche nelle scuole, non c’è bisogno di elencare le conseguenze positive. In particolare a Bologna è stato creato un progetto molto ampio per un bosco con 4000 alberi.

In Mongolia, dove il problema della desertificazione è enorme, con un progetto di riforestazione ha fatto tornare la vegetazione e un lago in una zona desertica. C’è chi ha ironizzato sulla sua laurea honoris causa dalla Mongolia, forse è troppo poco fermare la desertificazione?
Molte persone hanno tratto beneficio dalle sue diete, tra queste spicca Fidel Castro che gli ha scritto una lettera di ringraziamento. Secondo l’Istituto Finlay di Cuba circa 20000 persone sono guarite da malattie varie grazie a una corretta alimentazione. Moltissimi associati possono testimoniare dei lati positivi nel seguire questa dieta.

-ha proposto la policoltura Ma-Pi cioè un esempio di coltivazione in cui sono presenti insieme cereali, verdure e legumi, con alberi da frutto nei campi. Ovviamente senza prodotti chimici di sintesi.

Si sarebbe potuto arricchire con un ristorante “naturale” di altro genere, facendo pagare molto i piatti e i corsi di cucina, invece ha proposto un piatto semplice ma poco costoso, con sconti a certe categorie come studenti e pensionati, con corsi di cucina quasi gratis (tipo 13 euro a lezione pasto compreso). Questo mentre viviamo in una società nella quale quasi sempre chi cerca delle alternative deve pagare molti soldi, nell’alimentazione e non solo. E’ anche per questo che l’idea che il suo fine fosse l’arricchimento non è facilmente credibile.

Questa petizione è stata creata perché molte persone che conoscono Upm non si sentono parte di una psico-setta bensì hanno trovato un’associazione che si occupa seriamente di alimentazione sana e progetti concreti per l’ambiente. Si getta fango su chi cerca di costruire qualcosa di diverso, in una società nella quale sembra spesso difficile distinguere ciò che è di valore da ciò che è solo una moda passeggera. Gli organi di informazione devono fare il loro dovere dando un quadro completo e non parziale dell’argomento che stanno trattando. 

Questa petizione è stata pubblicata il 22 aprile 2018

Ecco il link all’articolo per firmare la petizione:
https://www.change.org/p/organi-di-informazione-un-punto-macrobiotico-tra-informazione-e-disinformazione-guardare-la-realt%C3%A0-dei-fatti?expired_session=true

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Tra Terra e Cielo
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