Barbie è morta. I suoi lunghi capelli biondi non sono più un’icona di stile. La sua silhouette non cattura gli sguardi. Il suo non è più un mondo da sogno. A metterla in un angolo non sono state le femministe che puntano il dito contro una bambola in grado di fare tutto, dalla hostess alla candidata alla Casa Bianca passando per la Madonna nel presepe di Natale, sempre con il sorriso sulla faccia e il tacco 12 ai piedi. Sono stati i bambini, sempre meno attratti da una figura statica, irreale e che si accompagna all’inutile Ken. I conti in tasca a Mattel raccontano la fine di un mito: da più di un anno le vendite sono in calo, l’utile netto della compagnia è crollato del 59 per cento, l’amministratore delegato della società è stato silurato dopo averle provate tutte.
C’è la concorrenza, certo, e c’è la crisi che mal si accoppia con un giocattolo più costoso rispetto alla media. Ma nonostante questo (o forse proprio per questo) c’è la riscoperta della creatività e della fantasia dei giochi. Quei due ingredienti che la Mattel con la Barbie sembra aver smarrito. D’altronde può bastare poco per divertire e crescere, intrattenere e stimolare. Alle vacanze di Tra Terra e Cielo lo ripetono da oltre trent’anni e lo continuano a fare anche adesso. Leggere una storia, dipingere con le tempere, fare insieme il pane, creare un libro con tanti materiali, giocare con la carta: tutto intorno c’è un mondo apparentemente invisibile da esplorare con il cuore, la testa e le mani.
Alla Vacanza Mare 2015, Emanuela e Franco insegnano a dare una seconda possibilità a vecchi giornali e a inutili scatole di cartone. Dal nulla possono nascere oggetti di uso comune: ciotole, piatti, cesti, vassoi, collane e tovagliette. Secondo Mariarosa, la creatività passa dalla manipolazione di colori e forme favorita dalla musica. E se per Eleonora «giocare è un affare molto serio», Elena invita a trasformarsi in raccontatori di storie. Nessuna pretesa di diventare scrittori o poeti, ma a partire da testi molto conosciuti, la co-operatrice scommette sulla fantasia di bambini e ragazzi, in grado di inventare nuove trame, credibili e divertenti.
Musiche, fiabe e colori sono per Maria gli strumenti per stimolare la creatività manuale che prende vita nella pittura, nel disegno e nella realizzazione di oggetti, come le collane con le conchiglie. A Manuela bastano pochi brandelli di stoffa, nastri, cerniere e bottoni per personalizzare magliette bianche con l’immaginazione libera e disinibita dei più piccoli. E poi c’è lo yoga per bambini. Lo propone Chiara: esercizi divertenti, giochi di imitazione e di immaginazione con gli stessi benefici dello yoga per adulti.
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