Solo dei cervelli poco sviluppati, nel terzo millennio, possono pensare alla guerra come uno strumento accettabile per la risoluzione dei conflitti. Gino Strada
Se hai fatto una scelta etica, come mangiare vegano o difendere gli animali, rifletti sulle tue azioni perché certe scelte possono finanziare la guerra! Puoi cambiare banca, se è presente nella lista delle banche armate.
Puoi aderire alla Campagna di pressione alle banche armate e inviare la lettera-modello da inviare alla tua banca per chiedere informazioni riguardo il coinvolgimento in operazioni nel settore militare.
Il 2024 è stato un anno che ha confermato le peggiori previsioni sui conflitti armati globali:
la guerra tra Israele e Palestina è il conflitto più diffuso e pericoloso per i civili; la guerra in Ucraina risulta il conflitto con più morti; le tensioni in Medio Oriente hanno esacerbato le tensioni in Siria con il suo recente colpo di Stato.
Per non parlare delle guerre “lontane”, quelle guerre a cui non volgiamo lo sguardo perché geopoliticamente distanti come il Myanmar o il Messico.
La spesa militare mondiale, in effetti, ha visto incrementare, nel 2023, il suo importo pari a 2.400 miliardi di dollari. Secondo l’Istituto Internazionale di Ricerche sulla Pace di Stoccolma (SIPRI), la spesa militare è aumentata in particolare in Europa, Medio Oriente e Asia.
“È un riflesso del deterioramento della pace e della sicurezza in tutto il mondo. Non c’è davvero una regione in cui le cose siano migliorate”, ha commentato Tian, ricercatore SIPRI.
Da un punto di vista economico, chi trae profitto da questa crisi globale sono il settore delle armi e delle banche.
E’ importante ricordare che l’Italia è tra i primi 10 paesi produttori di armi nel mondo e gioca un ruolo fondamentale sul commercio internazionale delle armi. Con l’aumento di teatri di conflitti, il commercio continuerà a crescere.
Come ci ricorda Alex Zanotelli: “Nel corso degli anni la lobby militare-industriale ha cercato tutti i modi per manometterla e soprattutto per ridurre al minimo le informazioni sugli affari che vedono coinvolte aziende e gruppi bancari.”
Nel 2023, per esempio, Unicredit ha investito € 1.282.246.773,38 nell’import/export di armi, confermandosi la “banca più armata” seguita da IntesaSanpaolo (Importi segnalati: € 729.205.590,41) e Deutsche Bank Spa (Importi segnalati: € 766.235.419,20). Ed è sempre Unicredit, la BANCA PIU’ ARMATA, che vuole comprare Banco BPM e Commerzbank tedesca per diventare il primo gruppo bancario italiano.
Tuttavia, tutte le banche, qui elencate, finanziano, comprese Poste Italiane e Monte dei Paschi di Siena o banche di origine sociale come le Banche di Credito Cooperativo.
Smetti di finanziare la guerra. Cambia banca!
ELENCO BANCHE ARMATE Rel. 2024
UNICREDIT SPA (Importi segnalati: € 1.282.246.773,38)
DEUTSCHE BANK SPA (Importi segnalati: € 766.235.419,20)
INTESA SANPAOLO SPA (Importi segnalati: € 729.205.590,41)
BANCA POPOLARE DI SONDRIO (Importi segnalati: Totale € 356.809.709,00)
BARCLAYS BANK IRELAND-MILAN BRANCH (Importi segnalati: € 157.743.342,91)
COMMERZBANK A.G. (Importi segnalati: € 70.582.303,21)
BANCA VALSABBINA S.C.P.A. (Importi segnalati: € 62.782.074,49)
EUROPE ARAB BANK SA MILAN BRANCH (Importi segnalati: € 51.438.179,72)
ARAB BANKING CORPORATION SA MILAN BRANCH (Importi segnalati: € 44.505.945,78)
BANCO BPM S.P.A. (Importi segnalati: € 29.835.369,52)
BPER BANCA S.P.A. (Importi segnalati: € 28.441.438,48)
UNICREDIT FACTORING SPA (Importi segnalati: € 24.806.297,74)
BANCO BILBAO VIZCAYA ARGENTARIA S.A. (Importi segnalati: € 14.412.247,01)
BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI BARLASSINA (MI) (Importi segnalati: € 6.718.222,03)
MCC S.P.A. (Importi segnalati: € 6.533.100,01)
CREDIT AGRICOLE – CORPORATE AND INVESTMENT BANK (Importi segnalati: € 5.980.341,88)
BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA S.P.A. (Importi segnalati: € 2.562.891,18)
ILLIMITY BANK S.P.A. (Importi segnalati: € 1.888.121,64)
POSTE ITALIANE SPA (Importi segnalati: € 312.081,53)
CREDITO LOMBARDO VENETO SPA (Importi segnalati: € 213.682,00)
BANCO DI CREDITO P.AZZOAGLIO (Importi segnalati: € 178.600,00)
TOTALE COMPLESSIVO: € 3.976.491.881,12