40 anni fa avevo problemi di gastrite. Vado dal medico della mutua che mi prescrive un flacone di un qualche liquido: “Un cucchiaio prima dei pasti.” Ah grazie, e quando ho finito il flacone? “Torni qui e ti prescrivo un altro flacone.” Capii allora che nella medicina moderna c’era qualcosa che non andava.
La mia storia con la macrobiotica è iniziata un po’ per curiosità scientifica, un po’ per interessi privati. Vivevo a Bologna, c’era il centro Erewhon che offriva un buon ristorante, conferenze, seminari, corsi di cucina. E’ a Bologna e in quegli anni tra i ‘70 e gli ‘80 che ho conosciuto Ferro Ledvinka, Mario Pianesi, Gioacchino Allasia, Rosanna Passione, Roberto Marrocchesi ed altri che hanno poi continuato a praticare e diffondere la Macrobiotica, ognuno per la propria strada, fino ai tempi odierni. Parlando con Ferro Ledvinkanacque l’idea del Campo Monti, prima vacanza selvaggia nella natura che si affiancava ai viaggi a piedi Tra Terra e Cielo con cucina macrobiotica. L’idea di fondo era di proporre la Macrobiotica non come cura per persone cagionevoli di salute, ma come modello di vita piena, avventurosa: macro-bios, grande vita, non solo cucina, da imparare in vacanza e portare a casa nella vita quotidiana. E così è stato per molti che hanno trovato in TTC spunti per cambiare vita, lavoro, fondare imprese, trovare compagne/i di vita e fare figli.
Come dicevo nel numero precedente la macrobiotica non è una dieta, ma uno stile di vita salutare che comprende cibo, movimento, relazioni. Una persona in buona salute può mangiare tutto. Una persona che vuole curare una particolare malattia deve seguire un regime particolare molto ristretto.
La Macrobiotica è una medicina? No, almeno non nel senso attuale di medicina. Una delle prime campagne di AIRC, Associazione Italiana Ricerca Cancro usava l’immagine, molto efficace, della medicina moderna. Una pistola sostitutiva il microscopio. Il nemico era lì, nel vetrino del microscopio: microbo, virus, cellula andava eliminato. Nuove malattie, nuove cellule da individuare e sconfiggere, ed il business continua.
La Macrobiotica non ha nemici, la malattia è un segnale utile: qualcosa non va. La Macrobiotica aiuta il corpo a ritrovare l’equilibrio perduto. Aiuta il corpo a curarsi da sé. La malattia è un segnale d’allarme che fa saltare la valvola di sicurezza del sistema per eccesso di carico. La valvola è il nostro organo debole in quel momento. Può essere lo stomaco, il rene, i polmoni, la vescica, … La Macrobiotica non cura stomaco, rene, polmoni, vescica… la Macrobiotica cura l’organismo. Lo aiuta a ritrovare l’equilibrio attraverso lo strumento dello Yin e dello Yang.
(continua)
Maurizio Baldini