Per qualcuno è questo il Lazio più autentico, quello dei percorsi esursionistici, del tramonto sul lago di Bolsena, dei borghi tipici di Montefiascone e Capodimonte e del Sentiero dei Briganti. Troppo presto, però, per concedersi un bagno: torneremo in estate. Percorriamo l’antica Via Francigena dal Lago di Bolsena alla città di Orvieto, fra una natura che domina incontrastata e i preziosi tesori delle tante civiltà nate sulle sponde del lago vulcanico più grande d’Europa. Come pellegrini di un tempo percorriamo mulattiere e strade romane ancora con tratti pavimentati, gli antichi basolati, e ci incamminiamo per sentieri nascosti tra boschi e rocce. I guadi dei ruscelli rendono dinamico e divertente il viaggio a piedi.
La guida Pietro Labate dice che…
viaggiamo in senso antiorario intorno al lago vulcanico più grande d’Europa e lungo sentieri poco battuti. E poi, dettaglio non di poco conto, calpestiamo poco asfalto. A chi consiglio questo viaggio? A chi vuole iniziare a camminare. La proposta è semplice e adatta a tutti.
Il cammino con Le Vie dei Canti
28 dicembre 2013 – 2 gennaio 2014
Si cammina su stradine sterrate, talvolta pavimentate in pietra e su sentieri senza difficoltà tecniche.
Chi ci accoglie
Storie di santi, di miracoli e di briganti, come quella di Domenico Tiburzi, considerato il Robin Hood della Tuscia;
Le isolette Martana e Bisentina, abitate dai fantasmi;
Pescatori che pescano con barche come quelle degli etruschi;
La Via Francigena;
Johannes Defuk e l’Est! Est!! Est!!!, vino di Montefiascone;
Il Duomo di Orvieto e la Basilica di Montefiascone, terza cupola d’Italia
I sapori
Scquacotta, coregone del lago di Bolsena (pesce), zuppe, spaghetti, riso con lenticchie o cicoria, fagioli di Gradoli, pecorino, funghi, finocchio selvatico e mentuccia, tozzetti alle nocciole, vini (Est! Est!! Est!!!, Orvieto. Aleatico di Gradoli).
PRIMA DI PARTIRE
Da leggere
“La Via Francigena nel Lazio”, Touring Editore, prende in esame circa 200 km dei 900 complessivi della Via Francigena e si articola in nove tappe: da Radicofani ad Acquapendente, da Acquapendente a Bolsena, da Bolsena a Montefiascone, da Montefiascone a Viterbo, da Viterbo a Vetralla, da Vetralla a Sutri, da Sutri a Campagnano di Roma, da Campagnano di Roma a La Storta e da La Storta a Roma. Di tutto il percorso sono disponibili le tracce Gps sul sito dell’editore.
Da vedere
Tiburzi (1996) diretto dal regista Paolo Benvenuti, è la ricostruzione degli ultimi giorni di vita del brigante catturato e ucciso da un capitano dei carabinieri piemontese. Il parroco del luogo, malgrado si tratti di un uomo ormai anziano si opporrà alla sepoltura in terra consacrata. Più che una biografia è un’indagine sociologica svolta a comprendere come il brigante, legato ai latifondisti da una serie di connivenze e rifugiatosi in Francia per cinque anni, sia stato integrato così profondamente nella cultura locale.