Stipsi e diarrea del viaggiatore: problema diverso, origine unica

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Stipsi e diarrea del viaggiatore: problema diverso, origine unica

Stipsi e diarrea sono in ogni caso un problema legato all’intestino, ma la loro origine è molto diversa. Nel caso del viaggio potrebbero essere diversi i motivi che provocano la stipsi, anche solo un po’ di stress o un cambio di orari e di alimentazione. Se sapete che è un po’ il vostro problema iniziate almeno una settimana prima della partenza a consumare prodotti che stimolano la produzione della propria flora batterica intestinale: i cosiddetti Probiotici. Certo si possono trovare comunemente in pastiglie, ma io preferisco scegliere le cose che ci possiamo fare e che non passano attraverso l’industria che separa, aggiunge, conserva….
La prima cosa che di norma per questo viene in mente a tutti è l’uso dello yogurt, non cadete in questo tranello. C’è di meglio dello yogurt che, tra i suoi effetti collaterali, ha quello di raffreddare. La nostra flora batterica automaticamente rallenta, si moltiplica meno e lavora meno. Quello che è importante, per un funzionamento regolare dell’intestino, è che le pareti siano morbide ed elastiche per poter muoversi stimolate dalla peristalsi. Questo in tutti i casi sia di stipsi sia di diarrea, di gonfiori e\o meteorismo.
Ma cos’è la peristalsi intestinale? E’ un movimento delle pareti intestinali per far avanzare il bolo alimentare. Si tratta di movimenti ritmici che spingono il materiale alimentare ing7rito fino all’espulsione dell’ultimo tratto dell’intestino. Ci sono molti fattori che favoriscono o rallentano la motilità intestinale. Tra le cause di rallentamento ci sono sicuramente la sedentarietà, il consumo di cibi raffinati e molti tipi di farmaci. Il nostro sistema generale è molto complesso e nei miei studi paragonando la medicina cinese con la medicina ufficiale, ho messo in relazione importanti punti dei meridiani energetici con scoperte scientifiche che avvalorano il sistema empirico della medicina cinese.
Nel caso dello stimolo della peristalsi abbiamo i meridiani principali dell’intestino che attraversano il polso. Sì, sto parlando della mano, ebbene nello studio del sistema nervoso si dimostra che lo stimolo della peristalsi è prodotto o rallentato da alcuni ricettori presenti, appunto, nei polsi. Ecco la spiegazione di uno degli effetti del lavoro sui meridiani energetici della medicina cinese.
Per stimolare questa comunicazione tra il polso e il sistema nervoso si può, per una decina di volte, ogni giorno fare questo esercizio:

Piegare i polsi forzando un po’
e rimanendo fermi nel piegamento,
sia verso l’interno che verso l’esterno.

Questo favorirà lo stimolo della produzione di cellule da parte del sistema nervoso centrale che a sua volta stimolerà la peristalsi dell’intestino.

Molte sono le persone che si lamentano di disturbi di gonfiore addominale, e sia che sia accompagnata da stipsi o diarrea o che la cosa sia alternata è importante come dicevo all’inizio che le pareti intestinali siano morbide e una delle cose più semplici che con aggiunta di un po’ di costanza, che non costa nulla, rendono elastiche le pareti è l’utilizzo di prodotti che contengono mucillaggini. Come la Malva, i semi di Lino, i semi di Psillo, l’Orzo in chicchi.
Le mucillagini svolgono una funzione emolliente e addolcente sulle mucose intestinali infiammate anche dall’utilizzo di lassativi o di carbone vegetale, che secca e infiamma le mucose peggiorando il problema, le mucillagini sia del Lino sia del Psillio renderanno elastiche le pareti intestinali favorendo la motilità naturale.
Tutte le mucillaggini non devono subire cottura, altrimenti si trasformano in zuccheri, ma vediamo come utilizzarli al loro meglio.

Malva: mettete 1 cucchiaio di foglie o di foglie e fiori in una teiera e versare sopra 1\2 litro d’acqua bollita e lasciata leggermente perdere il calore per 2\3 minuti. Coprite e bevete nella giornata anche 2\3 tazze.
Lino o Psillo se la vostra situazione non è grave potete prenderne 1 cucchiaio con acqua tiepida la sera prima di coricarvi, così come sono, per i primi giorni sarà opportuno mangiare minestre di verdura, e bere liquidi in generale, non troppa acqua meglio un tè bancia o delle zuppe di miso.
Se c’è un’irritazione intestinale o peggio problemi di diverticoli, prendete solo le mucillaggini del Lino o del Psillo. Per questo si lasciano a macerare per una notte i semi in acqua tiepida po’ al mattino si filtra e si prende solo la parte mucillagginosa senza i semi. Altra cosa importante dei semi di Lino è che vanno consumati esclusivamente interi per la presenza nella farina di un alcaloide tossico per il fegato. Se poi il vostro problema è la diarrea sarà importante ripristinare la flora batterica.

Distinguiamo tra diarrea occasionale e diarrea abituale.
Per la diarrea abituale utilizzate il Lino o il Psillo, come vi dicevo precedentemente, per sfiammare le pareti intestinali, e contemporaneamente utilizzate la farina di carrube, la preparate come una cioccolata in tazza, o il kuzu, di cui parlo più sotto, 1 volta al giorno per almeno 10\15 giorni. Per l’evento occasionale i fattori che possono provocarla sono molteplici e non si riducono al cosiddetto “virus” sempre e in ogni caso. Può essere causata da freddo, cibi avariati, stress, o nel caso del viaggio anche da acqua contaminata. Un buon aiuto è rappresentato dalla moxa, da fare sull’ombellico ad ogni scarica, meglio se accompagnata dall’uso de kuzu, un amido ricavato dalla radice della Pueraria Japonica, è un addensante per zuppe, minestre e dolci. Ma soprattutto disinfiamma, lenisce e stimola la guarigione di tutto il tratto digerente. Svolge attività trofica e tonificante a livello del colon ed è utilissimo per controllare anche le forme di diarrea più resistenti.

Per quanto riguarda l’uso della moxa spero di vedervi in molti alla settimana della salute ( metti info), vi farò vedere come si utilizza, ma normalmente un operatore shiatsu ve lo può mostrare. È semplice e non richiede nessuna abilità solo un po’ di attenzione a non scottarsi. È facile da portare in viaggio, non pesa, non sporca ed è efficace in tutte le diarree. Il punto sull’ombellico è chiamato anche “il punto di lunga vita” e per questo consiglio di fare dei cicli di moxa sull’ombellico a tutti specie nei momenti difficili di qualsiasi genere, nei cambiamenti di stagione, di umore, di diete… sembra tutto un miscuglio di tante cose, ma il nostro sistema digerente abbisogna di una buona flora batterica e la moxa ne stimola la produzione. Come dice nella medicina tradizionale cinese i nostri organi devono “digerire” ed “elaborare” anche i nostri pensieri. 

Tra Terra e Cielo
Tra Terra e Cielo
Abbiamo la convinzione che il cambiamento del pianeta nasca all’interno di ognuno di noi, dall’attenzione che poniamo al cibo che scegliamo, dalla qualità delle relazioni che intratteniamo con il mondo esterno e con noi stessi/e, dal tipo di benessere che ci doniamo.

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