Cronaca di vita di una famiglia vegetariana

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Cronaca di vita di una famiglia vegetariana

Siamo a Capalbio, alla Vacanza Mare di Tra Terra e Cielo. Sotto il tendone, in attesa che il sole del primo pomeriggio si plachi, gruppi di soci ospiti si conoscono, si scambiano esperienze, si ascoltano.  E’ in questo clima di convivialità che Marina, circondata dai suoi tre bambini, ci parla della sua storia di ricerca, di esplorazione e delle sue scelte. Da queste pennellate sull’alimentazione dei bambini, inizia questa intervista che ci porta in un territorio ancora poco conosciuto, ricco di potenzialità.  Così la nostra conversazione segue il filo delle domande e delle risposte che ritrovate in queste righe.

Marina, cosa ti ha portato a questa esperienza di alimentazione?
≪Ho iniziato 20 anni fa un’esperienza vegetariana anche con latte e uova. In questi anni ho anche letto vari libri sull’alimentazione e quando è nato il mio primo figlio mi sono convinta che non fosse naturale dare carne ai bambini. Tutti gli animali sanno cosa dare da mangiare ai loro cuccioli, noi genitori abbiamo bisogno degli esperti. Siamo una generazione di mamme insicure e abbiamo più fiducia nei pareri autorevoli che ci giungono copiosi e a volte contradditori. Succede che dimentichiamo di verificare queste informazioni passandole attraverso il setaccio della riflessione e del sapere di cui non sempre siamo consapevoli, ma di cui siamo portatori. Il rischio è di scivolare dall’apprendimento di nuove conoscenze alla delega.  Così ho provato ad ascoltarmi e documentarmi, ho dato il latte a mio figlio fino ai due anni di età».

Al momento dello svezzamento cosa hai fatto?
≪Ho iniziato con la crema macrobiotica di riso integrale e con verdure curative come carote, cipolle e cavolo cappuccio passato. Quindi con i legumi uno per volta in modo che i bambini potessero riconoscere i vari sapori. Solo successivamente mi sono posta il problema degli animali come creature e delle loro condizioni negli allevamenti intensivi. Finché i bambini non hanno i denti perché dare loro omogeneizzati di alimenti che non potrebbero masticare? Gli altri due figli li ho svezzati uno intorno ai 9 mesi e l’altro a 11. Sono state situazioni diverse perché ognuno di loro è diverso.  Ho provato a restare in contatto con me stessa e con loro per capire quale fosse il momento giusto per lo svezzamento».

La crema di riso integrale ha una parte di fibra consistente: l’hai utilizzata?
≪Ho usato promo cereali: riso, miglio, orzo, li passavo col passino per trattenere la parte più fibrosa. Cercavo anche di fidarmi dei bambini che secondo me sanno cosa fa loro bene. Mio marito e io abbiamo cercato di proporre poi il cibo in modo simpatico: la zuppa colorata e poi il piatto misto a forma di “faccia”. Le verdure per i capelli, la pallina di miglio per il naso e le carote per la bocca… Cambiavamo tema e colori nel piatto perché il cibo fosse anche “bello” da vedere».

Hai avuto qualche difficoltà?
≪Un po’ da parte di mia mamma e poi c’è la fatica di far capire alle persone a noi vicine di rispettare questa nostra preferenza. Per fare un esempio non tutti capivano la scelta di non dare merendine confezionate o caramelle ai bambini. All’inizio la vita sociale è stata un problema».

E oggi come va?
≪Ora che i bambini sono più grandicelli spesso mi faccio aiutare da loro nella preparazione dei pasti. Sono comunque contenti quando vanno a mangiare da amici e io sono felice per loro e li mando volentieri. Hanno assaggiato cibi diversi da quelli che mangiamo a casa, ma ci sta… A un certo punto hanno provato anche la carne, ma non la cercano. Michele cerca di più i dolci. Ora che ha sette anni cerco di spiegargli le nostre scelte, ma anche di assecondarlo nei suoi desideri».

E col lavoro come te la sei cavata?
≪Ho scelto un part time perché riconosco che oggi è un po’ impegnativo seguire un’alimentazione senza proteine di origine animale. In questo sono stati importanti anche mio marito e la sua bravura nel cucinare. E’ fondamentale condividere con lui queste scelte. Ho investito tante energie in questo tipo di alimentazione e altrettante a prestare attenzione al feedback dei bambini».

Cosa vorresti dire alle mamme?
≪Con questo tipo di alimentazione senza proteine animali e “cibo spazzatura”, i bambini si ammalano meno. Vorrei sottolineare anche che l’alimentazione si può usare anche come cura per molte malattie».

Tra Terra e Cielo
Tra Terra e Cielo
Abbiamo la convinzione che il cambiamento del pianeta nasca all’interno di ognuno di noi, dall’attenzione che poniamo al cibo che scegliamo, dalla qualità delle relazioni che intratteniamo con il mondo esterno e con noi stessi/e, dal tipo di benessere che ci doniamo.

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